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giovedì 9 aprile 2015

Hunting and collecting: parola d'ordine di questo Miart 2015

"Eccoci qua, mi trovo alla ventisima edizione della Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea  2015, che inizierà domani 10 aprile e che si concluderà con questo weekend, perciò mi sento di dirvi che al finesettimana non avete impegni, e dovete assolutamente passarci almeno un'oretta del vostro prezioso e limitato tempo...."



Trovo assai valida la collocazione di questa fiera, prima del Salone, che si sa da qualche anno a questa parte infervora Milano, con i suoi esperti e la sua seguente carovana di curiosoni che tra una sbirciatina e un calice di bollicine, fanno registrare record da urlo in fatto di presenze, e ancora prima dell' Expo, che possiamo ringraziare, e inginocchiarci al suo cospetto, visto che per una volta tanto ci darà una visione diversa, di quella che abbiamo della nostra cupa e grigia capitale meneghina.
Un’occasione che vede protagonista il tema dell’arte contemporanea come strumento di marketing territoriale, per una Milano che cresce, e continuerà a crescere.
Tra “Established”, “THENnow”, “Emergent”, “Object” per meglio dire le quattro sezioni, presenti quest'anno; almeno per una volta in questa mancata e burlona primavera, possiamo dialogare con parte della produzione dell’ultimo novecento e anche con i nuovi arrivati; (che non perché nuovi vanno snobbati eh) e dove i più fortunati di noi, quelli con un portamonete consistente finalmente potranno pensarci almeno qualche istante prima di far un investimento, che permane nel tempo e nel cuore, come alternativa alla corsa mattutina in Piazza Affari numero 6 in cerca del pacchetto azionario migliore.
Insomma un laboratorio di interessanti idee che accompagnano per tutto il fine settimana qualunque esperto, investitore, o gente comune come noi, semplicemente appassionati.

Ma cosa ci piace di questa fiera?

In primis questa partnership con Essential che ha distribuito (o distribuirà; questo con precisione non lo so) i sacchi borsa  con un esplicita immagine di un cucciolone a quattro zampe che non fa altro che rimandare allo slogan che inneggia le doti che ogni bravo collezionista deve o per meglio dire, dovrebbe avere per cacciare e fiutare le giuste opere d’arte da aggiungere alla propria collezione. Come diciamo perciò: “Hunting and Collecting".
Ma visto che non sono qua a scrivere di borse e altri 50 mila accessori simbolo delle altrettante vanità femminili, proseguo la lista di cosa ci (mi) piace in questa edizione Miart 2015.


Da non sottovalutare La “THENnow”  una specie di piedistallo che contrappone nove coppie di artisti di generazioni diverse a confronto. Mi raccomando se stasera avrete l’onore di presenziare al vernissage, di soffermarvi un attimo prima di raggiungere il beverage di passare per la coppia Galleria d’arte maggiore di Bologna – Sadie Coles e dare un occhiata all’accostamento di una delle nature morte di Giorgio Morandi con l’artista Paloma Varga (Artista contemporaneo tedesco).
Un’ altra cosa che mi è piaciuta non poco è stata la ricercatezza di questa organizzazione, è un po' quello che ci è stato detto, e quello che abbiamo potuto constatare con i nostri occhi, sicuramente capaci di individualizzare due elementi presenti in ogni stand.
Il primo elemento si aggira intorno alla parola “qualità” , perché nonostante e fortunatamente la crisi non ha mai colpito in maniera diretta o incalzante il mercato dell’arte italiano in sé (che poi in Italia sia un attimo meno aperto che altrove, è un altro paio di maniche),  ma come dicevo è un mercato che è orientato alla qualità, questo solo grazie all’attenzione che una galleria può prestare verso il proprio allestimento in Miart. 
Il secondo elemento è quello legato indissolubilmente all’approfondimento con focus personali, che concede un attimo di pausa e riflessione a qualsiasi visitatore.


Questo non è altro che una prima introduzione a quello che andremo a vedere meglio questa sera o nei seguenti giorni. Perciò penso sia indispensabile dire che c’è molto di più, di queste cosucce elencate a prima vista. Come nelle mie serie tv, regine dei miei produttivissimi pomeriggi, vi lascio con un ….to be continued……

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